Cos'è la psicoterapia
In realtà sarebbe forse meglio andare per esclusione, partire quindi dal chiederci “cosa non è?”
Proviamo quindi a sfatare alcune delle “leggende metropolitane” che ognuno di noi, almeno una volta nella vita (io ti assicuro molte di più!), ha sentito dire “in giro” a proposito della psicoterapia.
“Che ci vai a fare dal terapeuta, posso benissimo ascoltarti io.”
Sebbene il tuo interlocutore possieda ottime qualità di ascolto ed empatia e una forte motivazione ad aiutarti, c’è qualche domanda che puoi farti: ha un’approfondita conoscenza del funzionamento della mente umana, delle sue basi neurofisiologiche e dei suoi processi di funzionamento? Ha alle spalle anni di studio in questo campo? Si è sottoposto a un lungo training di formazione personale specifica nelle dinamiche relazionali? Se la risposta a queste domande è no... Beh allora probabilmente quello che potrà fare sarà davvero ascoltarti… e basta!
“Tanto nelle sedute di psicoterapia parla sempre il paziente, che ci sta a fare il terapeuta se resta per la maggior parte del tempo in silenzio?”
Durante una seduta di psicoterapia c’è un tempo che appartiene alla persona che richiede l’aiuto, ed è necessario che questa persona utilizzi questo tempo “riempendolo” con quello che desidera: ha bisogno di parlare tante volte dello stesso argomento per sviscerarne tutte le sfaccettature; vuole descrivere nei minimi particolari un episodio o una situazione che gli causano intollerabile sofferenza o fastidio; necessita di uno spazio dove dare libero sfogo a emozioni e vissuti negativi (rabbia, tristezza, paura, dolore, ansia) che nella vita quotidiana appesantirebbero le persone a lui/lei vicine; approfitta del silenzio per avere un “luogo di pace” dove far fluire liberamente pensieri e sentimenti.
C’è poi un tempo, solitamente ritagliato nella parte finale della seduta, che serve al terapeuta per costruire un suo pensiero sulle cose e per condividere con il paziente possibili connessioni che gli siano utili a dare un senso a ciò che gli accade e a gestirlo meglio.
“Non andrei mai in terapia, quelli ti fanno il lavaggio del cervello e ti convincono a fare quello che vogliono loro!”
Niente di più lontano dalla realtà. L’obiettivo della psicotrapia è in effetti esattamente il contrario: aiutare qualcuno a maturare i propri pensieri, leggittimare le proprie emozioni e acquisire gli strumenti per un’autonomia che si ripercuota positivamente in tutti gli aspetti della sua vita. In sintesi il vero obiettivo è che il paziente diventi autonomo per davvero, anche (e soprattutto) dal terapeuta!
"La psicoterapia? una volta che la cominci, non la finisci più!”
Come si fa a pianificare a priori la durata di un percorso che è in ogni suo aspetto soggettivo e personale? Il tempo “che ci vuole” è il tempo che serve ad ognuno per arrivare “dove vuole arrivare”. Non c’è un podio, non c’è chi arriva primo e chi arriva ultimo. E, a parte la metafora podistica, nella stragrande maggioranza dei casi ci si arriva. E’ quello che importa, è quello che resta..
“Come potrebbe qualcuno aiutarti a stare meglio ascoltandoti parlare dei tuoi sogni?!”
In psicoterapia tutto è importante, perchè tutto ha un significato e, cosa che conta di più, può assumerne uno nuovo che aiuti la persona a orientare il proprio atteggiamento e le proprie azioni verso il benessere e non verso l’autodistruzione.
Sogni, pensieri, emozioni, ricordi vengono a galla per una, anzi per svariate ragioni. La psicoterapia aiuta a capire quali siano e il loro “perchè”, lavorando per smantellare tutti quei meccanismi sottesi che spesso portano la persona ad essere il principale “sabotatore” di se stessa e della propria felicità.
“Non è meglio confidarsi con un amico/a piuttosto che andare a raccontare i fatti propri a un estraneo/a?!”
Qualcuno che ti conosce già e che ha maturato delle idee su di te e sulla tua vita ne sarà sempre influenzato, così come ne sarà influenzata la vostra relazione. E I giudizi, belli o brutti che siano, consapevoli o meno, che ognuno di noi ha su se stesso e sugli altri, sono il più grande ostacolo al cambiamento. Si può sempre cambiare rotta, e si può virare verso una direzione nuova se si guadagna una nuova consapevolezza sulle cose: in una relazione nuova appunto, con una persona nuova.
Senza grandi giri di parole, allora, cos’è la psicoterapia?
La psicoterapia è un percorso verso il cambiamento (in meglio, a scanso di equivoci!). Un percorso di cura di se stessi e degli aspetti “che non vanno” nella propria vita. Un percorso verso il benessere mentale che si ripercuota sulla vita personale e sulle relazioni con gli altri. Questo percorso può essere fatto avvalendosi di diverse tecniche, o per meglio dire “assetti”.
Ecco quelli di cui mi avvalgo.
Nella Terapia individuale, attraverso la relazione con il terapeuta, il paziente può affrontare il proprio malessere attribuendogli un nuovo senso, a partire dalla narrazione della propria storia personale e dalla condivisione del proprio vissuto emotivo.
La Terapia di gruppo si fonda invece sulla relazione tra più persone, e ciò costituisce il principale strumento terapeutico. Il gruppo è infatti il luogo in cui l'esperienza personale del singolo può trovare nella relazione con gli altri membri la propria “viva” rappresentazione, attraverso lo scambio e il rispecchiamento di pensieri, vissuti ed emozioni..
La Terapia di coppia e della famiglia offre uno spazio di accoglimento del “non detto” e dei conflitti intrafamiliari, che possono così essere rielaborati e gestiti in maniera funzionale al benessere della famiglia.